Red Hat

Red

Una delle prime distribuzioni di Linux degli anni '90, la Yellow Dog, si era presto costituita in enterprise in America col nome Red Hat. RH aveva ottime distribuzioni molto stabili e curate, con numerose innovazioni, come l'internazionalizzazione e la disponibilità per architetture diverse da Intel.

Famosa la sua distribuzione 5.2 della fine dei '90, in vera concorrenza come server con Windows NT 4.0. Ottime anche le release dalla 7.1 alla 7.3 dei primi anni 2000.

La release seguente, 8.0, non era però affatto buona; la correzione di evidenti bachi con la 8.0A ha introdotto vistose pecche aggiuntive. La sostituzione con la 9.0, poi 9.0A e 9.0B indicavano problemi di sviluppo interni del team di Red Hat.

Una ditta che usava la 8.0 ha sofferto una notevole perdita di dati conseguenti all'uso di Linux, e ha fatto causa alla Red Hat, vincendola con compensi milionari. La corte decretò che, nonostanta la release fosse gratuita, ciò non esimeva la ditta produttrice dalla responsabilità legale del software.

Come risultato la Red Hat terminò la propria distribuzione Linux nei primi anni 2000. Chi intendesse acquisire il proprio prodotto doveva ora acquisire la licenza, a pagamento, della corrente versione Red Hat Enterprise Linux 4.0, e con i proventi della release la Red Hat avrebbe finanziato la copertura assicurativa in caso di ultriori litigi legali.

RHEL è quindi passata da allora attraverso le release 4.x, 5.x, 6.x ed ora 7.x.

Ogni 'major' release è supportata per 10 anni e chi possiede la licenza ha diritto a tutti gli upgrade per la durata della licenza, ma solo per la distribuzione specifica. Poi occorre contrarre una nuova licenza. Dopo tutto nel mondo dell'IT, 10 anni rappresentano un'obsolescenza notevole.

Al momento la release 5 è scaduta da due anni, la 6 ha ancora poco più di un anno di vita, la 7 durerà fino al 2024.

L'uso continuativo di release non più aggiornate, patchate e supportate, per quanto praticamente possibile, espone l'utilizzatore a problemi notevoli di attacchi hacker (questo è vero anche per Windows, ove la 7 è scaduta). La Red Hat è particolarmente conscia e preoccupata dei problemi di sicurezza di rete.

La Red Hat ha notevolissime restrizioni d'uso e personalizzazione delle proprie release, proprio per mantenere al massimo il livello di sicurezza. Inoltre sono stati introdotti ambienti di sicurezza innovativi, come il Security Enhanced Linux (SELinux) della NSA, che sono obbligatori in America nelle pubbliche amministrazioni.

Derivati di Red Hat

Fedora

Fed

La decisione di terminare la release gratuita di Red Hat aveva causato il dispiacere della comunità mondiale di utilizzatori non corporate.

La Red Hat ha quindi favorito il fondare nel 200x della 'Fedora Core', gruppo legalmente senza liability secondo la legge americana, che ha preso in mano la successiva distribuzione di un Linux molto simile a RHEL, senza copertura assicurativa e senza supporto, destinato ai singoli utilizzatori e ai loro desktop.

Fedora è passato attraverso parecchie release, ed è stato spesso utilizzato da Red Hat come piattaforma di testing di accettabilità per innovazioni tecniche fino ad ambienti nuovi e rischiosi: se rifiutate o criticate dagli utilizzatori, esse sparivano; se giudicate favorevolmente erano successivamente incorporate in una release RHEL.

Fedora è palesemente indirizzato al desktop e il suo tuning di base presume limitate risorse di calcolo del PC. Sfortunatamente ha avuto un successo limitato perchè le esperienze Linux desktop di molte derivate dalla Slackware, e soprattutto di Ubuntu, sono palesemente maggiori.

CentOS

Cent

Il codice sorgente di Linux è per licenza Open Source, allo scopo di:

  • consentire la verifica della qualità del codice
  • assicurarsi che la compilazione generi proprio il prodotto che la Red Hat vende

Altre distribuzioni, come la Slackware, mettono il codice sorgente a disposizione sul proprio sito web. Red Hat non lo fa, ma lo rende comunque disponibile a enti di una certa consistenza giuridica.

Un gruppo, originariamente di universitari americani, ottiene regolarmente il codice Linux dalla Red Hat ad ogni minor release, lo ricompila e genera la distribuzione Community enterprise Operating System (CentOS).

Questa distribuzione è esattamente uguale alla corrispondente RHEL ma:

  • sono stati sostituiti i logo Red Hat e cambiati gli schemi di colore
  • non vi è assistenza, assicurazione o upgrade